Effimera

Mamma mia che palle! E’ sempre la solita storia. Ma ti pare che una a 19 anni non può tornare a casa all’una. Sempre a rompere il cazzo. Vabbé, scusate il francesismo ma tanto chi cazzo me sente. Nessuno.

Ma com’è possibile che quella stronza non capisce quanto è importante per me. Non capisce che c’ho tutta Roma in pugno. Cioè ma ti pare che una con 10000 likes al mese deve sorbirsi ste cantilene. Ma secondo te come so arrivata dove sono arrivata? Restando a casa a guardà Amici? Cioè devo sempre stare in giro. La gente mi deve vedere, i ragazzi mi devono seguire con gli occhi.

E devo sempre essere al top.

È un lavoro farsi notare. Ora capisco che per una come me sia facile, ma che cazzo sai quanto lavoro c’è dietro ogni singola sera? Ogni battuta, ogni selfie, ogni dettaglio del mio outfit. Ma poi era la prima lei che mi rompeva sin da piccola su ste cose. Secondo me è solo gelosa che io sia cosi e lei si è gonfiata come brava donna di casa. Col cazzo che io finisco in un cesso de casa cosi. Cioè, con tutto il bene che gli voglio a papino, ma che cazzo. Onestamente mi merito di più. E poi sono sicura che lui vuole solo il massimo per me, quindi tutto questo lo faccio anche per loro in fondo.

Minchia è mo’ chi è questo? Ah è Renato! Ecco vedi? Questo è n’altro che sbava la notte solamente a pensare alle mie bellissime gambe. Certo avessi anche un po di tette non sarebbe male, ma va bene cosi. Per ora. Ecco beccate questa Renà, a te ti voglio coltivà bene perché c’hai un bel giro, non come quello sfigato di Riccardo. Mi sta facendo du palle co sta storia de Trump. Ma chi se lo ncula!

Dai va! gli dico di si a Renato. E andiamoci a sta Galleria a vedé sti Caracosi. Mi faccio un po di cultura, che serve sempre. E mo vediamo se riesco a dormi và.

Ammazza che caldo aho,

è Marzo e qua si muore, menomale che ho comprato il deodorante che mi ha consigliato la Mery. E’ perfetto

“Come? Si si, fa un caldo assurdo, se continuiamo cosi non so che mi metto per Pasqua! Ma siamo lontani? Ah OK OK, no non ti preoccupare, mi diverto a stare con te, sei un tipo interessante sai? ”

Ecco il museo, sono proprio curiosa di vedere che c’è di cosi interessante. Cioè insomma, si lo so che sono ignorante, ma devo imparare ad apprezzare queste cose. Nella Roma che conta sono importanti. E’ lavoro anche questo! “Oh wow, non lo sapevo! Ma come fai a sapere tutte ste cose? Ma te non studi medicina? Si si certo guarda. Ti ci vedo proprio! Ahahha ”

Dai alla fine è pure simpatico, sembrava tutto uno serio, invece fa ridere!

“Si hai ragione proprio! Sembra come fosse illuminato da una candela vera! E’ bellissimo!”

Mazza e’ palle… No dai, cioè! è tempo di crescere, devo troppo farmi piacere sti quadri. Che poi so belli pure pero so un po’ tutti uguali. Vabbè dai so proprio ignorante mamma mia. Che schifo.

“Renato, ma come mai ti sei cosi tanto appassionato all’arte? Davvero? Cavolo non sapevo che tuo nonno fosse artista! E che fa ora? Ah scusami, scusami tanto, mi spiace. Sei davvero un bravo ragazzo Renà. Non ci dovresti uscire con delle stupide come me.

Asco’, sai quanti ragazzi m’hanno detto la stessa cosa nella speranza di prendergli tra le gambe? Che pensi che non vi conosca? Non sono mica nata ieri! Ma stai dicendo davvero? No non sto arrossendo! Dai smettila! non fare il cretino che stiamo al museo! ahhaha”

Che idiota ahahha! Dai, magari è vero che lo pensa. Forse non sono cosi scema. Renato ha ragione! Valgo anche io! Adesso gli faccio vedere che mi interessano davvero sti quadri.

Madonna mia e questa che è? “Scusami Renato, ma questa? È iquietante! Ahh ho capito, il realismo. Come si chiama hai detto? Giuditta e Olofeme.

No no è bello davvero, è che non lo so, mi fa venire i brividi. Sarà il sangue! Il realisimo dici? Si ho capito pero.. No no, hai ragione, è solo che… cioè guarda lei.. e poi... no vabbè lascia perdere, il mio giudizio non conta, non ne capisco niente.

No dai davvero! Ahahaha si si va bene va bene

Non lo so, sono quelle donne. Lei è fredda. Come fa a tagliare una gola cosi e poi guarda quella vecchia. Senza filtri. Messa cosi accanto a quella ragazza cosi giovane. Tutto insieme, la ragazza, la vecchia, la morte, la paura. Mi fa tristezza e paura.

Ahaha dici che una volta magari la vecchia era bella come me? Ma non dire fesserie hiih!”

Bella come me.

Bella, giovane. Guardati, è cosi che finirai Leti’. Un giorno finirai cosi. Non lontano.

Oh ma che cazzo stai a di aho! Non finirò mai cosi. E cmq passeranno tanti di quegli anni. Renato ha ragione, mi inquieta perché Caracoso voleva inquietarmi. Mi sto facendo solo trascinà. Voglio godermi questa giornata con lui.

“Renato, ti va di andare a prendere un aperitivo insieme? Conosco un bel posto che mi ha fatto vedere mio padre! Ahaha si ti rubo il lavoro! Ovvio, se aspetto a te… restiamo qua 3 ore ;). Andiamo và, prendiamo la macchinetta mia, che la tua puzza”

Che bella serata. Ecco, gli do la buonanotte. Dai, Renato è un caro ragazzo, comincia a piacermi. Mi ha proprio stupita, non avrei mai detto che potesse essere cosi interessante uscire con uno come lui. E poi quella cosa che mi ha detto. Come se mi vedesse oltre la bona che sono. Mi ha visto dentro. Avevo ragione quindi! E’ a lui, e anche più in alto che posso puntare. Non sono più una ragazzina. Devo smetterla con questi vestitini, e ste cazzate dei concorsi. Qua devo cominciare a comportarmi da donna, a vestirmi da donna, cosi da essere all’altezza di Renato e quelli del suo giro. Sabato alla festa devono restare tutti a bocca aperta. Devo stare attenta a tutto, come mi muovo, come parlo, con chi parlo, vi faccio vedere io vi faccio!

Tanto è tutta un’illusione.

Oddio ancora co sti pensieri, smettila subito.

Ma chi vuoi prendere in giro, un giorno…. 10 anni magari? Forse 7.

Smettila.

Tu puoi fermare i cuori di tutti, ma il tempo non lo puoi fermare.

Ma che c’entra! Se trovo un uomo che mi ama, mi amerà anche da vecchia. Non mi sposo certo uno che guarda una zoccoletta di 18 anni. Renato non la guarderebbe una qualunque.

E comunque io non diventero’ mai come quella vecchia.

I ricchi sono belli anche da vecchi.

E comunque adesso basta. Cioè, sei una bona pazzesca, sei intelligente, Renato è chiaramente fatto di te! Sabato vai alla festa e inizia la tua nuova vita. Si ecco! Infatti! Sabato inizia finalmente la scalata, quella vera.

“Buongiorno Pà”. “Si, si sto bene….”. “Ma no, è solo che non dormo bene da qualche giorno ma non ti preoccupà”. “ma che je spacchi la faccia sei pazzo? Ahahah”.

Poverino, qualcosa ha intuito, mi fa tanta tenerezza.

“Papà, ti voglio bene lo sai?”